lunedì 28 gennaio 2013

Grammar Nazi. Ovvero il cancro del web 2.0




Il Grammar Nazi è comunemente detto un animale visionario che puntualmente svia le discussioni serie nate sui blog, sulle chat di facebook o sui forum facendo notare gli errori grammaticali altrui. In poche parole è un cancro ai coglioni.
La lingua, la sintassi e la grammatica è giusto che vadano preservate ed è anche giusto che chi commette degli errori mentre digita tasti a caso sulla tastiera, prima di premere quel fottuto tasto "Invio" è pregato di rileggerne il contenuto, affinché il testo scritto sia di facile comprensione.
Il Grammar Nazi svolge bene il suo lavoro, laddove si trova davanti una carenza di forma nelle parole, ma il suo di errore, sta nel non tenere conto che a volte ci possano essere errori di battitura, dovuti alla velocità di digitazione dei tasti. È da sostenere, invece, quando ci troviamo di fronte all'ignorante che con la sindrome da linguaggio delle scimmie, sbaglia le doppie, digita virgole a caso e usa "K" e "X" al posto delle belle "C" e "PER". Anzi, il Grammar Nazi è fortemente autorizzato ad insultarlo e pestarlo forte sulle falangi con qualsiasi dizionario che si ritrova in mano.

Dunque, cosa farne dei Grammar Nazi, bisogna sostenerli o prenderli a calci sulla quinta e sesta vertebra?
Entrambi i casi.

Il Grammar Nazi diventa un vero cancro, peggio di un troll, quando ti fa notare errori che a volte sono voluti per fini umoristici, quando ci si dimentica una virgola o un punto, mentre si sta discutendo su un qualsivoglia argomento, facendosi bello davanti agli'occhi della gente sulla sua padronanza dell'idioma, senza però accorgersi che è solo un idiota. Sì, è un'idiota allo stato puro perché non sa che nell'internet vige l'anarchia e lo scrivere "volutamente" sbagliato è una forma d'arte.

"Gloria e merito di alcuni è scrivere bene; e di altri non scrivere affatto." (Jean De La Bruyère)

1 commento:

  1. Mi domando da quale fonte hai preso codeste informazioni!

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