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lunedì 28 gennaio 2013

Grammar Nazi. Ovvero il cancro del web 2.0




Il Grammar Nazi è comunemente detto un animale visionario che puntualmente svia le discussioni serie nate sui blog, sulle chat di facebook o sui forum facendo notare gli errori grammaticali altrui. In poche parole è un cancro ai coglioni.
La lingua, la sintassi e la grammatica è giusto che vadano preservate ed è anche giusto che chi commette degli errori mentre digita tasti a caso sulla tastiera, prima di premere quel fottuto tasto "Invio" è pregato di rileggerne il contenuto, affinché il testo scritto sia di facile comprensione.
Il Grammar Nazi svolge bene il suo lavoro, laddove si trova davanti una carenza di forma nelle parole, ma il suo di errore, sta nel non tenere conto che a volte ci possano essere errori di battitura, dovuti alla velocità di digitazione dei tasti. È da sostenere, invece, quando ci troviamo di fronte all'ignorante che con la sindrome da linguaggio delle scimmie, sbaglia le doppie, digita virgole a caso e usa "K" e "X" al posto delle belle "C" e "PER". Anzi, il Grammar Nazi è fortemente autorizzato ad insultarlo e pestarlo forte sulle falangi con qualsiasi dizionario che si ritrova in mano.

Dunque, cosa farne dei Grammar Nazi, bisogna sostenerli o prenderli a calci sulla quinta e sesta vertebra?
Entrambi i casi.

Il Grammar Nazi diventa un vero cancro, peggio di un troll, quando ti fa notare errori che a volte sono voluti per fini umoristici, quando ci si dimentica una virgola o un punto, mentre si sta discutendo su un qualsivoglia argomento, facendosi bello davanti agli'occhi della gente sulla sua padronanza dell'idioma, senza però accorgersi che è solo un idiota. Sì, è un'idiota allo stato puro perché non sa che nell'internet vige l'anarchia e lo scrivere "volutamente" sbagliato è una forma d'arte.

"Gloria e merito di alcuni è scrivere bene; e di altri non scrivere affatto." (Jean De La Bruyère)

martedì 4 dicembre 2012

Donne a confronto: Selvaggia Lucarelli/FlaVia Vento

Mettere due donne a confronto è sempre fonte di rivalità. Ma in questo caso nulla da temere. Selvaggia Lucarelli, gnocca, con il cervello, sexy, sogno erotico di parecchi morti di figa che se la farebbero h24, ironica, blogger di successo. Poi c'è Flavia Vento, che oltre alla bellezza (?) ha un cervello non pervenuto misto a parole pronunciate in modo incomprensibile persino a Umberto Bossi. Non ci sono paragoni, Flavia rappresenta l'italiano medio reso schiavo dalla tv trash, Selvaggia rappresenta la salvezza dell'italiano medio in tempi di crisi di figa. Flavia fonda un partito, Selvaggia la prende per il culo, anche se le manca la materia prima: il membro.

Chi delle due preferite?



            


lunedì 19 novembre 2012

Guerra alle zanzare

Son passati un po' di mesi da quando è finita l'estate torrida, seccante e sudante.  Abbiamo condiviso il territorio insieme a le zanzare. Loro, come dovreste ben sapere, sono esseri mandati dal Demonio a succhiarci il sangue, dopo che Van Helsing sconfisse Dracula. Ce ne sono di vario tipo, forma o dimensione, ma hanno tutti una caratteristica comune: sono bastarde. E anche un po troie.

Una nottata tipica.


Torni dal lavoro o dal mare (per chi è in vacanza), sei talmente sudato che i tuoi vestiti sono praticamente incollati addosso, cerchi un po di refrigerio e accendi il condizionatore impostandolo a -18° C con il risultato che ora i vestiti addosso sembrano fogli di Eternit e il sudore sotto le ascelle si è cristallizzato in maniera tale da formarsi delle stalattiti lunghe quando un pene di un bambino di 3 anni, ovvero tre metri e mezzo. Decidi di farti una doccia e finalmente ti metti a letto guardando il tuo film preferito. Ti addormenti e dopo circa 3 ore, quando sei catapultato nelle braccia di Morfeo entrano in scena loro: le zanzare. Loro sono state tutto il giorno in casa tua che ti attendevano mentre giocavano a morra cinese facendo la conta a chi doveva attaccare per primo. Tu dopo il primo ronzio, ti svegli di soprassalto e inizi ad armarti con armi convenzionali quali il Corriere della sera, infradito non lavato da almeno 15 giorni, manuale su "Come uccidere le zanzare in 3 mosse e dormire felici" e se proprio hai intenzione di fare un genocidio, una bella bomboletta di Raid come arma nucleare per la soluzione finale. Si sentono le trombe, il comandante in capo alle truppe delle zanzare avvisa i suoi di prepararsi all'attacco. È guerra. Scende in campo l'ufficiale Culex, un energumeno grosso quanto un elicottero Apache con in petto una croce capovolta e il numero 666 stampato a mo di pettorina. Tira fuori il suo pungiglione-missile terra-aria dalla sua bocca e ti viene incontro cercando di centrarti, tu lo schivi la prima volta, lo schivi la seconda e prepari la tua contraerea. Nel frattempo altre zanzare soldato ti aggirano alle spalle e ti accerchiano lanciando su di te come kamikaze giapponesi, ne abbatti una, due, tre, ma sono in troppe. Non ti resta che agire secondo gli standard dei crimini di guerra. Lanci la tua bomba al Raid. Funziona, la battaglia è stata vinta da te, ma hai perso ore di sonno prezioso e la mattina torni al lavoro con una faccia tipica di quello che sembra si sia masturbato tutta la notte e aver perso le forze.